Già nel 1938, tuttavia, su iniziativa del segretario politico del fascio pordenonese venne ricostituita la sezione calcio dell’O.N.D., con la gestione affidata a Luigi Rallo: al termine di un campionato anonimo, la formazione si piazzò all’8º posto nel torneo di Prima Divisione 1938-1939, ma in virtù della conquista della Coppa Venezia Giulia, con decisione una tantum della F.I.G.C. Coppa Italia eliminando prima il Matelica, poi il Venezia in trasferta e successivamente il Lecce allo stadio Bottecchia. Indimenticabile la partecipazione alla Coppa Italia: eliminato al primo turno il Verona (3-2), il 14 settembre 1958 il Pordenone affrontò il Talmone Torino perdendo di misura (1-2). In campionato le cose non andarono altrettanto bene: primo successo neroverde alla decima giornata, Cesarini richiamato alla casa-madre juventina (al suo posto Carlo Scarpato) e stagione chiusa all’ultimo posto con soli 25 punti. Primo passo per affrontare la nuova e più impegnativa categoria fu la crescita a livello societario: entrarono nel consiglio direttivo Giulio Locatelli (nominato presidente), affiancato da Luciano Savio e Lino Zanussi, maglietta nuova della juventus insomma il gotha dell’imprenditoria pordenonese dell’epoca.
Nel frattempo, il nuovo conflitto mondiale condizionerà pesantemente ma non interromperà le attività agonistiche. La stagione 2018-2019 è quella della prima storica promozione in Serie B: sotto la guida del nuovo allenatore Attilio Tesser il Pordenone resta stabilmente al comando del girone B e il 28 aprile 2019, battendo per 3-1 la Giana Erminio e staccando così la Triestina di 5 punti a una giornata dal termine, conquista l’accesso alla seconda serie. La stagione 1952-1953 fu caratterizzata da un lungo testa a testa con la Mestrina, al termine del quale i neroverdi, sotto la guida del nuovo allenatore Felice Arienti, vinsero il girone venendo ammessi alle finali per l’accesso alla Serie C insieme a Carrarese, Lecco e Magenta: al termine del girone all’italiana conclusero in testa alla classifica tre squadre per due soli posti-promozione disponibili; nell’ulteriore ciclo di spareggi il Pordenone vide svanire il sogno del ritorno in Serie C pareggiando con la Carrarese e perdendo con il Lecco. Successivamente un’involuzione delle prestazioni della squadra porta all’esonero di Colucci e all’arrivo in panchina di Fabio Rossitto che torna così alla guida dei Ramarri per la terza volta nella sua carriera: l’avvicendamento rivitalizza la squadra, che termina il campionato in nona posizione e accede ai play-off per il terzo anno consecutivo, venendo però eliminata già al primo turno dalla Feralpisalò.
Il 20 maggio successivo i calciatori pordenonesi si misurarono in amichevole con la rappresentativa delle Truppe Alleate Sudafricane. Dopo il quarto posto del 1953-1954, il direttivo venne ulteriormente rinnovato con l’ingresso di altri pordenonesi di spicco: tra questi il conte Vincenzo Panciera di Zoppola-Gambara, nuovo presidente, Pietro Brisotto, vicepresidente, e Giulio Missinato, consigliere. Curiosa davvero la maglia del Venezia che ritorna in A dopo lustri: l’ottima Kappa che ha preso il posto della Nike come fornitrice delle divise dei lagunari. Nel 1957, con la promozione in A, fu ampliato a 25 000 posti, per poi conoscere il degrado negli anni successivi: per lunghi periodi ampi settori delle tribune furono dichiarati inagibili. MediaPro si è presentata in Lega con una delegazione guidata dal presidente Jaume Roures e da uno dei soci storici, Tatxo Benet, che hanno depositato due proposte economiche: una che riguardava la realizzazione del canale tematico della Lega e una, aderente al bando, che è poi stata accolta, per l’acquisto delle partite dell’intero campionato del triennio 2018/21, che gli spagnoli produrranno e potranno rivendere agli operatori di ogni piattaforma. Nel campionato Interregionale di Prima Categoria 1957-1958 la squadra poté avvalersi delle prestazioni di Omero Tognon: già protagonista per undici stagioni con la maglia del Milan, si sdoppiò nella duplice veste di giocatore-allenatore, con Toni Bertoli in panchina.
OLYMPIACOS (maglia speciale) – anticipazione – Ricorrenza importante per il club greco lo scorso 10 marzo da onorare con una divisa speciale. Ettore Setten lasciò in favore di Lino Mungari e il neo presidente riuscì a iscrivere il club nel campionato di Eccellenza Friuli Venezia Giulia, ma la stagione 2003-2004 si rivelò altamente problematica: tra difficoltà economiche e contrasti interni al club, la squadra finì per sfaldarsi a stagione in corso. Solo dalla Prima Categoria 1992-1993, grazie al secondo posto dietro alla compagine udinese del 7 Spighe di Basiliano, il Pordenone cominciò la sua lenta risalita in concomitanza con l’arrivo del presidente Ettore Setten nell’estate del 1994. Nella stagione 1994-95 infatti i neroverdi conquistarono l’Eccellenza (1ºnel girone A di Promozione davanti al Pozzuolo), raggiunta il 2 aprile 1995 con quattro giornate di anticipo e 50 punti incamerati su 60 disponibili. Nei due anni successivi, con Giuseppe D’Antuono alla presidenza e nonostante la presenza in organico nella stagione 1989-1990 del fantasista ex-Inter Evaristo Beccalossi (fu contattato anche il fuoriclasse brasiliano Dirceu che però passò all’Ebolitana) retrocesse dall’Interregionale al campionato di Promozione (l’Eccellenza regionale fu introdotta a partire dalla stagione 1991/92) nel quale finì all’ultimo posto con una sola vittoria stagionale (in trasferta contro il San Sergio).