Il nuovo Calcio Venezia, un anno da leoni, Venezia, Ve. Offriamo una collezione di magliette da calcio provenienti da tutta Europa e da tutto il mondo. Ecco una delle divise da gioco più famose del mondo firmata Adidas. Motivo: presenti in nota praticamente delle sottovoci (!) o comunque degli approfondimenti la cui rilevanza nella biografia di Pertini è in gran parte marginale e che appaiono troppo di dettaglio. Malgrado la fase di declino del commercio di deposito, la decisione veniva incontro alle richieste della vecchia classe dirigente della città, che vedeva nell’ampliamento delle franchigie doganali un rilancio per le attività portuali. Per la biografia si rimandano alle seguenti opere di Antonio Martino: Fuorusciti e confinati dopo l’espatrio clandestino di Filippo Turati nelle carte della R. Questura di Savona in Atti e Memorie della Società Savonese di Storia Patria, n.s., vol. Cfr. Antonio Martino, Fuorusciti e confinati dopo l’espatrio clandestino di Filippo Turati nelle carte della R. Questura di Savona in Atti e Memorie della Società Savonese di Storia Patria, n.s., vol. Saroldi si era recato a Pisa per assistere a una partita di calcio tra la squadra locale e la Savonese. In quanto squadra rappresentativa della città ducale, il Parma si è spesso trovato presente in varie opere della cultura italiana.
A seguito della rifondazione del club (estate 2004), lo stemma ufficiale è consistito in uno scudo ovale bianco con il nome del club impresso nella parte superiore, mentre in quella centrale trovava posto lo stemma della città (nelle stesse tinte del gonfalone comunale); nella parte inferiore due «ondine» arancio-blu, colori del club concittadino Don Bosco, che aveva ceduto il titolo sportivo al Pordenone. Il Trastevere conclude il campionato all’undicesimo posto con 38 punti. Al termine dei mondiali cileni lascia il calcio giocato dopo 447 presenze con l’Honvéd, con cui ha vinto più volte il campionato ungherese, e 101 con la Nazionale. L’inizio della militanza politica, magliette vintage calcio su Associazione Nazionale Sandro Pertini. 1993-94 – 9º nel girone I del Campionato Nazionale Dilettanti. Gli statunitensi furono inclusi nell’ultimo girone insieme a Belgio e Paraguay. Al momento di ingresso in carcere, nella cella n.56, il secondino che lo accompagnava gli comunicò che la cella che gli era stata assegnata era quella dove era stato ristretto il patriota risorgimentale Luigi Settembrini, al che Pertini, come raccontò in seguito, andò tastando le pareti della cella per immedesimarsi nello spirito del grande letterato italiano che l’aveva abitata.
Dopo un primo contingente di confinati non appartenenti ai partiti della sinistra, l’unico liberato da Ventotene fu proprio Pertini, in quanto, al momento, era l’unico socialista ivi ristretto (ad esempio, Pietro Nenni si trovava al confino nella vicina isola di Ponza) e il provvedimento di scarcerazione del governo Badoglio non comprendeva comunisti e anarchici. Le strisce e il materiale prodotto sono in seguito state pubblicate in volume da Primo Carnera Editore nel 1983 e da Baldini & Castoldi nel 1998. La striscia immergeva il Presidente negli anni della Resistenza italiana al nazismo, dipingendolo come coraggioso e pragmatico guerrigliero, affiancato e intralciato dall’inetto aiutante Paz, l’autore stesso. Il primo monumento dedicato a Sandro Pertini fu inaugurato poco dopo la sua morte, nel 1990 a Milano, in via Croce Rossa, opera dell’architetto Aldo Rossi. Silvio Bertoldi, Fra i «neri» in cravatta rossa, in Oggi, 29 marzo 1973. URL consultato il 2 settembre 2022 (archiviato dall’url originale il 18 maggio 2021). Articolo riportato nel sito web del CESP – Centro Espositivo «Sandro Pertini» di Firenze. Si legga l’interrogatorio di Ducci riprodotto in La battaglia di Piombino del 10 settembre 1943 e la concessione della Medaglia d’oro al valor militare, a cura di Ivan Tognarini, in «Ricerche storiche» n.
A questo proposito si veda Ivan Tognarini, Là dove impera il ribellismo: resistenza e guerra partigiana dalla battaglia di Piombino (10 settembre 1943) alla liberazione di Livorno (19 luglio 1944), Voll. Nel maggio 1944 si recava in Lombardia per portarvi il suo contributo prezioso ed insostituibile di animatore e combattente, potenziando le Brigate che in ogni regione dell’Italia occupata, sotto la sua guida, divennero un formidabile strumento di lotta contro l’invasore. 1): lo statuto dell’Emilia-Romagna indica la città metropolitana di Bologna come capoluogo della regione. A Savona, città in cui ha studiato e lavorato, è invece presente una stele d’acciaio opera dello scultore Gianni Lucchesi posizionata nella piazza a lui dedicata, su cui sono intagliate frasi e parole che hanno segnato il suo pensiero. Molti sono stati tolti, per lo più citazioni testuali da fonti già linkate, che non ha senso riportare soprattutto se si aggiungono i link alle versioni archiviate. Alcune immagini sono concesse in licenza da Getty Images e iStock.