Posso creare maglie calcio personalizzate con il mio logo? Ci sono, belle ordinate e incorniciate, tutte le maglie indossate con la sua Roma, dalla prima all’ultima, non mancano neppure quelle onorate con la Nazionale. Sono tutte intervallate dalle foto più significative della carriera comprese quelle dei ritiri precampionato quando era poco più di un bambino, mentre sul soffitto ci sono i poster delle sue vittorie, a partire da quello del giorno dello scudetto, diciassette giugno 2001. Non mancano neppure le immagini dei suoi spot più riusciti, in particolare uno con John Travolta. E non c’è stato neppure bisogno che si facesse legare all’albero maestro come Ulisse per non cadere in tentazione. Anche per questo, le sirene che hanno provato a portarlo via da casa sua, non ci sono riuscite. Era così anche quando giocava. Lo era prima quando calzava gli scarpini, lo è adesso che qualche volta è costretto a farsi anche il nodo alla cravatta perché così vuole il ruolo di dirigente della Roma. Il contado fino al primo ‘900 non era largamente popolato, e vi erano soltanto alcune chiese, tra le quali l’imponente Basilica di Santa Maria di Collemaggio.
Perché Totti è il primo a sapere che in questo suo nuovo ruolo, deve imparare tutto o quasi. Ecco perché il caso del qb di Miami è inaccettabile: andava fermato dopo il primo colpo. Anche per la permanenza del numero 14, come sopra, dipenderà dalle offerte dalla serie B ma in caso di esito negativo delle trattative i buoni rapporti della Viterbese col Chievo Verona (ha ancora un anno di contratto coi clivensi) potrebbero strappare un altro anno di prestito nella Tuscia. Anche oggi, da dirigente apprendista, gran parte della giornata il numero dieci la trascorre a Trigoria. È al primo piano della palazzina principale di Trigoria, sul corridoio altre stanze con targhette meno impegnative, molte facce e altrettanti sorrisi che il numero dieci vede da almeno venticinque anni, quasi tutti, meno l’ultimo, trascorsi a disegnare calcio vietato agli umani. La transizione tutto è stata meno che semplice, soprattutto per uno come il dieci che, potete scommetterci, ancora oggi si sente calciatore. Una stanza che potrebbe far collassare qualsiasi tifoso della Roma, ancora di più i collezionisti di memorabilia da football.
Perché è lì, a Trigoria, con la sua Roma che si vede ancora per molti anni, probabilmente per sempre. E poi c’è tutta una serie di scarpini, quelli indossati nei suoi venticinque anni di Roma e, anche, le fasce da Capitano che lo hanno accompagnato su tutti i campi del mondo. La stanza del Capitano. C’è anche una scrivania, ovviamente, nella stanza del Capitano. Analizzare quali contenuti generano più interazione o quali campagne pubblicitarie hanno avuto successo ti permetterà non solo di migliorarti continuamente ma anche di adattarti rapidamente alle esigenze della tua audience. Ma il vero successo politico del sindaco Federico Pizzarotti risiede nella rottura con il populismo grillino, avendone individuato l’anima antidemocratica e le venature totalitarie. Non c’è un centimetro quadrato libero alle pareti e sul soffitto. Nei primi anni Novanta il progettista e architetto catalano Ricardo Bofill, grazie anche all’occasione della riprogettazione della Stazione Centrale di Bologna, elabora un progetto imponente prevedendo anch’esso il proseguimento dell’ereditata maglia ortogonale della Bolognina ottocentesca e la riproposizione del modello di tessuto edilizio compatto a corte.
Le prime vittorie rallistiche importanti furono ottenute al Tour de Corse del 1957 ed al Rally dei mille laghi del 1958 grazie a due esemplari di Giulietta. Segue l’allenamento, spesso in compagnia di Monchi, scambiandosi opinioni ma soprattutto ascoltando, spesso due chiacchiere le fa anche con il direttore generale Baldissoni con cui il rapporto sta diventando solido. Il diffondersi delle carrozzerie di tipo «ponton» si ripercosse nello stile della nuova nata, ma anche nella nuova generazione della Kapitän, anch’essa finalmente proposta con carrozzeria a tre volumi. Spesso si comincia imitando qualcuno, per poi trovare un proprio stile musicale. 1928, 6 febbraio – Dissoluzione del Cosenza FBC in favore del Dopolavoro Sportivo Cosenza (poi Associazione Sportiva Fascista Cosenza). Congo. Concluse all’ultimo posto con sei punti, dopo due vittorie e quattro sconfitte in sei partite. In esso permangono le caratteristiche del giardino padronale: la presenza di una torretta con belvedere, le tracce di due fontane, gli alberi secolari ed esotici, la serra ottocentesca adibita a luogo per mostre.
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