Lotto store calcio maglie

Abbiamo quindi deciso di creare questo articolo in cui analizziamo le maglie da calcio più belle della stagione passata. È un omaggio al passato, invece, quello dell’Arsenal, che ha voluto ricordare a 20 anni esatti di distanza (era la stagione 2003-04) l’impresa di quelli che sono passati alla storia come Gli Invincibili, la squadra allenata da Arsène Wenger che quell’anno, grazie a campioni come Lehmann, Campbell, Pires, Vieira, Henry e Bergkamp, vinse il campionato senza neanche una sconfitta. La maglia era ovviamente bianca, con l’iconico logo societario disegnato da Paul Trevillion e col logo admiral (sempre in gialloblù) sulla sinistra. La maglia home Nike è bianca, con un pattern astratto sulle maniche raglan e sulle spalle che richiama le ali dell’aquila bianca coronata, cioè l’animale che compare nello stemma nazionale, che troviamo sul petto. Due kit strepitosi e anche abbastanza fortunati, dato che a fine stagione è proprio con la maglia bianca che Batistuta, Rui Costa e compagni alzano la Coppa Italia. La maglia è rossa e presenta sul corpo e sulle maniche a giro una grafica tono su tono con la ripetizione di piccole croci di San Giovanni (o croci di Malta, appunto). A differenza delle 15 edizioni precedenti e quindi degli ultimi 60 anni, EURO non sarà giocato in uno o due paesi ospitanti, ma in 12 città di 12 paesi diversi: Roma, Londra, Monaco, Baku, Copenhagen, Glasgow, Bilbao, Budapest, Dublino, Amsterdam, Bucarest e San Pietroburgo.

Al centro della maglia compare in grandi dimensioni un riquadro rettangolare, diviso in due sezioni. Una maglia da urlo, abbinata ad una collezione streetwear da fare invidia a qualsiasi brand, non solo calcistico. Molto minimale e quasi vintage, invece, la maglia away della Polonia per i mondiali 2022. Rossa, presenta solo girocollo e orli delle maniche bianchi, con una sottile linea rossa nel mezzo. Non fa eccezione il Sudamerica, dove nel 2008 sforna questa interessantissima maglia del Chivas, su cui le classiche strisce biancorosse si trasformano quasi in raggi. La versione di Italia ’90 è super cool, con le classiche decorazioni adidas sulle spalle, ma alla storia passa il completo da trasferta giallo. La divisa da trasferta ghanese ha una base rossa, numeri di maglia napoli divisa nel mezzo da una banda verticale di tonalità leggermente più scura. E’ infatti una divisa unica, immediatamente riconoscibile, e nella sostanza mai cambiata dalla fondazione del club nel 1946. Ed è proprio al momento della nascita del club, iniziata con una fusione a freddo, che si deve una delle pochissime prime maglie di una squadra di calcio con quattro colori. Il primo passo è selezionare il design che rappresenta al meglio la tua squadra.

Un elemento di design particolare è dato dalla combinazione dei colori sociali per dare vita a piccoli triangoli alternati lungo il colletto e sulla parte esterna del dorso. Il colletto a giro, i fianchi e la parte inferiore del retro sono interessate da sottili strisce con i colori della bandiera tedesca. Ho sempre amato questa maglietta per il colore non usuale , infatti il viola è raro da vedere in un team di calcio, per il colletto con il bottoncino bianco come se fosse una camicia e soprattutto perché in alcune partite della stagione giocarono con il faccione di SuperMario al posto dello sponsor. Lo scudetto del campionato italiano diventa più piccolo e compaiono gli sponsor sulle maglie, sia quelli tecnici che i marchi pubblicitari. Queste spennellate di colore investono tutta la maglia, su cui all’altezza del petto sono presenti lo stemma federativo e lo sponsor tecnico, entrambi di colore bianco.

Insieme alla Juve, Milan ed Inter sono colonne portanti del nostro calcio, e quindi non c’è da stupirsi nel vederle nelle primissime posizioni. I tradizionali colori bianco e azzurro scandiscono la divisa principale della Albiceleste, che mantiene il solito assetto bicolore nelle sue strisce centrali. Il nuovissimo HOME kit de La Celeste è ispirato alla classica divisa con cui l’Uruguay ha ottenuto molteplici trionfi sul panorama internazionale, a partire dal torneo olimpico del 1924 e la coppa del mondo del 1930 di cui è stato paese organizzatore. Vari dettagli grafici, fra cui una mappa blu del paese con le coordinate geografiche dell’Equatore (0° 0′ 00”), sono impressi all’interno del collo e sulla parte posteriore. La caratteristica più evidente è la striscia laterale, che combina sette colori diversi in omaggio alla costante innovazione della moda del Paese. Il template Reeebok usato nel ’99/2000, con la banda trasversale bianco-blu, non è fra i più amati dai tifosi ma è un’icona del marchio e della moda calcistica del periodo. Da sempre la divisa dell’Athletic è un oggetto di culto per i tifosi più agguerriti e non, per questo la scelta effettuata da Nike di basarsi sulla forte tradizione del club ha pagato eccome, dando vita ad una kamiseta (in basco) sobria e fedele al passato.