A tanto fervore di iniziative, non poteva rimanere estraneo il calcio o, come si diceva allora, il «foot-ball». Un’altra opzione per guardare il calcio in diretta sul tuo computer è utilizzare una scheda TV per PC. L’arancione fu varato negli anni 20 del XX secolo, allorquando un consigliere, nel bel mezzo della discussione per scegliere i colori, mostrò ai presenti la classica divisa della nazionale dei Paesi Bassi. Tale scelta cromatica, sebbene non riprenda i colori della città di Pistoia – il bianco e il rosso – rende la divisa una fra le maggiormente caratteristiche del panorama calcistico italiano. Inizialmente la società adottò un semplice monogramma recante l’acronimo USP, che si rinnovò in successive versioni, spesso inglobato in uno scudo a sfondo a scacchi bianco e rosso (dai colori della città di Pistoia). L’acronimo della federazione (FLF) è in francese; in lussemburghese e in tedesco non c’è un acronimo ufficiale.
Il 20 gennaio 2022 la maggioranza del pacchetto azionario detenuta dalla famiglia Ferrari stanca del clima di pessimismo che aleggia in città passa all’imprenditore tedesco Stefan Lehmann, ratificata davanti al Notaio Zogheri. Lehmann, classe 1962, originario di Jena (ex Germania Est), operante nel settore dell’edilizia, ha effettuato l’acquisizione attraverso la «Digimark Group S.r.l.». È l’unico settore dotato di copertura e di posti provvisti di seggiolino e ospita al suo interno gli spogliatoi principali, la sala stampa e buona parte delle infrastrutture di servizio dello stadio. L’avvento della nuova proprietà porta ad un radicale ricambio nel settore tecnico quando la squadra occupa il terzultimo posto nel campionato di Serie C. Tale cambiamento di proprietà, e ricambio di gran parte della rosa – ad opera nel nuovo D.S. Il sesto e ultimo capitolo è «Dal 2004 ad oggi: Kappa secondo atto, Joma e Macron», con il ritorno dell’azienda torinese come sponsor tecnico e il periodo delle famosissime Kombat, il quinquennio di Joma e l’avvento di Macron. Si profila la possibilità del ripescaggio in Lega Pro Seconda Divisione, ma la società, dopo un’attenta valutazione delle spese e soprattutto delle difficoltà che quel campionato avrebbe comportato (ben nove retrocessioni in vista della nuova Lega Pro unica) decide di disputare nuovamente la Serie D, maglie calcio 2025/26 dove domina dalla prima giornata conquistando la promozione con tre giornate di anticipo in Lega Pro il 13 aprile 2014 pareggiando 2-2 con la Pianese in campo esterno.
Questo reparto si occupava della progettazione, della realizzazione e della manutenzione delle vetture da competizione, e fu inizialmente gestito da Enzo Ferrari. A fine anno totalizza 8 presenze in campionato e due in coppa, con una rete per competizione, conquistando la promozione in massima serie. Negli anni venti il club prese parte a tre campionati di massima serie (allora denominata Prima Categoria) nel 1919-1920, 1920-1921, 1921-1922, venendo sempre eliminata negli spareggi regionali. Negli anni della Serie C2 l’allenatore della Pistoiese per la stagione 1987-1988 fu il futuro campione del mondo Marcello Lippi, già nella rosa degli arancioni nell’anno disputato nella massima serie. Pistoiese: Mascella, Zagano, Borgo, Benedetti, Berni, Lippi, Badiani, Agostinelli, Rognoni, Frustalupi (88′ Paganelli), Chimenti. Sebbene fosse proprio Rognoni il rigorista della squadra, tocco a Chimenti tentare di battere Tancredi (Rognoni non si era ancora ripreso dall’infortunio); la palla colpì la traversa e sul capovolgimento di fronte la Roma raddoppiò con un’autorete di Borgo. Maltinti, che ancora figura come presidente, non ha più molti tifosi dalla sua parte, e lui stesso non è più in grado, e forse neanche più desideroso, di proseguire questa avventura. L’undici romagnolo viene affidato al tecnico Mimmo Toscano, chiude in terza posizione il girone di andata con 37 punti, nel girone di ritorno alza ancora l’asticella, ottiene 42 punti.
Nella stagione 2022-2023 il Trastevere femminile chiude al secondo posto nel girone C alle spalle della Res Roma con 76 punti (terzo punteggio più alto dell’intera categoria) e mantenendo l’imbattibilità stagionale al Trastevere Stadium. Mario Sconcerti, L’ ITALIA S’ È PERSA, in La stagione dei Mondiali – la Repubblica, 26 settembre 1985, p. La Spagna debuttò al campionato mondiale di calcio in occasione dell’edizione di Italia 1934: dopo aver eliminato il Brasile agli ottavi di finale, uscì ai quarti di finale per mano dell’Italia, squadra poi laureatasi campione del mondo, dopo aver pareggiato la prima partita e perso la ripetizione dell’incontro. 1937 – Il club rinuncia alle eliminatorie di Coppa Italia e alla partecipazione alla Serie C, sciogliendosi. La retrocessione, la prima per il Presidente Orazio Ferrari dopo dieci anni, amareggia il patron arancione che rassegna le dimissioni dal club e mette gratuitamente a disposizione le azioni del sodalizio di cui detiene la maggioranza. Si tratta di un’annata decisamente negativa, con la squadra classificatasi terz’ultima dopo un girone di ritorno deficitario nonostante tre cambi di allenatori (da Nicolò Frustalupi, figlio di Mario, alla sua prima esperienza da capo allenatore, a Giancarlo Riolfo, per concludere con Stefano Sottili).